gruppo Toscana

Stefano Hypercom

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  1. Hypercom
     
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    CITAZIONE (stregatto2012 @ 23/2/2013, 15:19) 
    Ciao Hypercom,
    grazie per la risposta dettagliata.
    Ho ripetuto l'esperimento, questa volta ho usato acqua limone e zucchero sempre usando l'idrossido di sodio come reagente catalizzante. L'idrossido di potassio dove vivo non e' facilmente reperibile come molte altre cose (vivo in guatemala...).

    Questa volta la carica e' durata per piu' di 5 giorni anche se con valori piu' bassi rispetto al primo esperimento.

    Volevo specificare che se la bottiglia viene esposta al sole si "scarica" completamente nel giro di pochi minuti e il tester da 0. Effettivamente mi aspettavo il contrario perche' pensavo appunto che l'esposizione al sole potesse generare una maggiore quantita' di ioni e quindi misurazioni piu' alte. A questo punto sono un po confuso perche' non sono certo che gli elettrodi misurino effettivamente la carica trasportata dai soli ioni o se il vapore che si condensa sugli elettrodi sia la vera causa, se cosi' fosse allora si potrebbe pensare che il vapore caustico generato dalla reazione del liquido, agendo chimicamente sul rame, possa generare una certa corrente di elettroni misurabile. Sugli elettrodi si e' anche formato un liquido blu che ha una certa viscosita', segno inequivocabile di un aggressione chimica del rame. Purtroppo la chimica non e' il mio forte e quindi mi baso solo su mie supposizioni e sulle mie osservazioni.

    Per quanto riguarda la mia predisposizione mentale posso dire di essere molto aperto avendo avuto nella mia vita varie esperienze "fuori dal normale". Tuttavia credo che la consapevolezza abbia bisogno di conferme per poter distruggere i propri confini razionali e la sperimentazione pragmatica e' per me indispensabile per trovare certe conferme.

    Conosci qualche altro metodo empirico per rivelare la presenza di plasma (idrogeno ionizzato)?

    Grazie

    I cosiddetti "effetti" che si possono misurare nell'esperimento della bottiglia o "reattore statico" sono influenzati da diversi fattori o variabili, (conosciuti e sconosciuti), che vanno a modificare il risultato finale. Il liquido utilizzato o il mix di liquidi, gli elettrodi, la loro forma e la superficie esposta in un ambiente debolmente ionizzato dove la pressione atmosferica risulta elemento fondamentale, difficoltà di ripetibilità di misura in momenti diversi o giorni diversi. Sembra che la mente influenzi in qualche modo questo tipo di sperimentazione (questo è successo a me) e abbia difficoltà ad accettare il fatto di poter rilevare energia senza che questi elementi siano in contesto fisico razionale, corrispondente a schemi conosciuti, da quì la mia idea che, per interagire con le nuove tecnologie, il lavoro maggiore da fare è quello mentale. Non sono un chimico e anch'io mi baso su mie supposizioni e sulle mie osservazioni. Per rilevare la presenza di plasma all'interno della bottiglia si potrebbe provare a caricare una certa tensione Dc sugli elettodi e con un micro-amperometro verificare la fluttuazione nel tempo e per mix di liquidi diversi o magari al posto del liquido alimentare idrogeno direttamente attraverso il voltmetro di Hoffmann ...
     
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71 replies since 12/1/2013, 00:22   3810 views
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